sabato 21 giugno 2008

SAI DI AVER STUDIATO TROPPO A LUNGO FISIOLOGIA QUANDO...




1. PSP per te non significa "Play Station Portable" ma "Post Synaptic Potential"

2. un tuo amico non ha fatto in tempo a dire "Forse devo cambiare gli occhiali" e tu ti sei messo a disegnare lenti e raggi di luce sul tavolo


3. per aprire una porta pensi agli impulsi in partenza dall'area premotoria frontale, all'area 4 alla via piramidale ed extrapiramidale del movimento e al controllo dei nuclei cerebellari


4. non riesci ad addormentarti se prima non pensi alla regolazione del ciclo sonno-veglia del tronco encefalico e quando ti sei addormentato sogni fasi REM e nRem


5. quando suona la sveglia il tuo primo pensiero è se eri in fase REM o in fase II


6. frequenti Wernicke più dei tuoi amici


7. hai sbattuto col mignolo del piede contro una porta, ma sei talmente stressato per il troppo studio che non ci hai neanche fatto caso, ma appena te ne accorgi tutto ciò a cui pensi è la via discendente dopaminergica del controllo del dolore


8. cerchi le risposte a tutte le domande della vita aprendo il Conti in una pagina a caso


9. non riesci più a dar da mangiare al cane senza pensare a Pavlov e ai suoi riflessi condizionati


10. diagnostichi a te stesso un'afasia di conduzione perchè quando parli sembra che gli altri pensino tu sia di un altro pianeta, in realtà gli stavi spiegando per l'ennesima volta la regolazione ortosimpatica del diametro della pupilla.


11. Ti ritrovi a pensare quanto dev'essere figo fare il test della capacità vitale con la diluizione dell'azoto per parlare con la voce di topolino


12. non riesci più a pisciare in pace senza pensare ai vari riflessi lombo-sacrali e tronco-encefalici, al nucleo di Onuf e al centro pontino della minzione.


13. dopo esserti ubriacato per placare le tue angosce pensi che dopo tutto è un'ottima occasione per ripassare l'atassia e i sintomi di lesione cerebellare


14. rispondi a tutte le domande che ti vengono rivolte con V/F


15. sai citare a memoria contenuto e concentrazione dei gas nel sangue, valori di flusso ematico regionale nei distretti più disparati come il glomo carotideo, pressioni osmotiche, oncotiche, molarità, molalità, genesi, propagazione, contenuto, percentuale, voltaggio di pressocchè ogni molecola del corpo, ma ti accorgi di non sapere più il tuo indirizzo, numero di telefono e data di nascita. a maggior ragione dimentichi i compleanni degli amici che ovviamente non accettano come giustificazione "Ho dovuto far posto al valore normale e patologico dell'indice di Tiffenau"


16. all'ultima festa a cui hai partecipato ti sei presentato senza pensarci come Jan Purkinje. Poi ovviamente sei dovuto scappare per studiare il giorno dopo


17. hai lanciato il gatto dei vicini dal balcone per studiare dal vivo la catena di riflessi che lo fa cadere in piedi (poi ti sei ricordato che abiti sopra la tangenziale)


18. ti è capitato più volte di pensare: per svoltare a destra devo attivare la corteccia motoria sinistra, la via piramidale che decussa e passa a destra, il motoneurone flessorio dell'avambraccio destro che riferisce afferenze al nucleo olivare sinistro che proietta al cervelletto destro che rifà la strada al contrario..... e poi giri a sinistra


19. sei pronto a saltare alla gola di chiunque pronunci l'avverbio "fisiologicamente"


20. stai seriamente meditando il suicidio ma poi pensi che

  • non deve essere piacevole restare in preda agli spasmi muscolari da stricnina
  • che il curaro è ancora peggio: cadi a terra come una pera e non hai più il controllo del corpo, muori soffocato
  • forse si potrebbe meditare di tagliarsi le vene, così da sperimentare anche il famoso riflesso del barocettore carotideo.... poi vieni sviato dai tuoi intenti perchè tutto questo ti ricorda che devi ancora ripassare lo shock ipovolemico

mercoledì 18 giugno 2008

- 4 GIORNI 20 ORE 36 MINUTI

assurdamente tratta
tra solo più ed ancora
mentre trascorre ratta
e insieme lenta l'ora

ristò, gelo, sospesa
attendo a capo chino
d'udir, l'orecchia tesa
i passi del destino

ristanno anche i pensieri
tronchi, non formulati
se un tempo fuor leggieri
gelano appena nati

immobili nel gesto
di trarre il primo fiato
in un secondo resto
sospesa tra il passato

ed il presente: tempo
prigione del momento,
momento senza tempo
agir non so, ma sento

fidar non sia leale
speranza e confidenza
autoreferenziale.
Virtute e canoscenza

inutilmente nobili
neuroni, non lo nego,
han le sinapsi immobili.
Dunque che faccio? Prego

che Crono, gran vegliardo,
tronchi questa distanza
mentr'io vieppiù mi attardo,
sola, con la speranza.

martedì 17 giugno 2008

FISIOROMANZA



La musica su cui adattare le parole è quella di Fotoromanza di Gianna Nannini

Alla sera non esci, ti prepari un panino, due caffè e un tiramisù, anche tu?
Ti addormenti sopra un libro che alla luce del giorno non ricordi più, anche tu?
Quanto studio però, non c’è niente che so, ho il morale in cantina
E dipende lo so, se lo chiedono o no, chissà come mi andrà?

E se studi troppo, già lo sai la notte che succederà, anche tu?
Non vorrei sognare, ma quest’incubi ormai mi fanno compagnia, anche tu?
“Mi risponde o no, mi risponde o no? Gliel’ho chiesto già prima!”
Cerco provo però, quello ahimè non lo so, chissà chi vincerà?

Questo esame è una morte si sa
Troppo studio col caldo in città
Questo esame è una lama sottile
Che ti svena al rallentatore

Questo esame è cianuro e caffè
Questo esame è una pena a sing-sing
E' un mattone che cade dal cielo
Mille pagine che son veleno

Io non riesco a dirlo, l’ho studiato ma non lo ricordo più, anche tu?
Sei così confuso che quando ti chiaman non sai più chi sei, anche tu?
“Mi risponde o no, mi risponde o no? Gliel’ho chiesto già prima!”
Cerco, provo però, forse questo lo so, chissà chi vincerà?

Questo esame è una morte si sa
Troppo studio col caldo in città
Questo esame è una lama sottile
Che ti svena al rallentatore

Questo esame è cianuro e caffè
Questo esame è una pena a sing-sing
E' un mattone che cade dal cielo
Mille pagine che son veleno