martedì 15 dicembre 2015

Evidence Based Galaxy: quando la medicina incontra Star Wars


Qualora qualcuno non se ne fosse ancora accordo domani esce il nuovo capitolo di Star Wars.

Mi rifiuto di nutrire la più vaga speranza che si tratti di un capolavoro, mi aspetto al più duelli tamarri a colpi di spade laser e coltivo una flebile curiosità su un Harrison Ford sull'orlo della pensione che ha sacrificato un piede pur di tornare sul Millennim Falcon.  
L'effetto collaterale della febbre da Star Wars (almeno per chi è un fan di lunghissima data come me) è vedere i negozi insolitamente pieni di gadget, cartelloni pubblicitari enormi per strada e soprattutto la bacheca di Facebook intasata da meme, trailer e notizie sulla galassia lontana lontana.

Tutto è cominciato con un articolo scovato per caso di link in link:
Pulmonary Pathophysiology in Another Galaxy, Anesthesiology 2014. Uno studio quasi serio sulle cause dell'insufficienza respiratoria di Darth Vader (si sono presi la briga di calcolarne la frequenza respiratoria a riposo e sotto sforzo, per dire). Un'infanzia passata a tremare per quel sinistro whisss-shha per arrivare alla soglia dei trent'anni e scoprire che si tratta di una banale BiPAP.

Così mi è venuta l'insana tentazione di aprire PubMed e cercare "Star Wars" e...

...in fondo dovevo saperlo che nel mondo della scienza (medicina inclusa) i nerd abbondano.

La ricerca produce 76 risultati e ho selezionato per voi i migliori.

Ora, come i fan di Star Rats, prendete il monitor del computer, inclinatelo e allontanatelo piano piano canticchiando la sigla di Star Wars.

Nota per gli studenti di medicina e i colleghi: molti articoli non sono disponibili gratis, ma la nostra università con la lungimiranza che le è propria è spesso abbonata alle riviste in questione, se non vedete l'ora di immergervi nei full text accedete con le credenziali!

10) Su Psychiatry Research si sono chiesti non più di due mesi fa se Anakin Skywalker potesse soffrire di disturbo borderline di personalità e la risposta pare essere sì (soddisfa ben 6 dei 9 criteri del DSM).
Il full text merita: l'autore propone un audace paragone tra Anakin Skywalker e Spock di Star Trek indicando come causa comune del disturbo di personalità dei due personaggi la perdita precoce della madre, arrivando inoltre a sostenere che l'assenza di una figura paterna efficace abbia segnato il destino malvagio del giovane Anakin a differenza di quanto accaduto a Spock, protetto in questo sensodal benefico influsso del padre vulcaniano [beccati questa Obi-Wan].

9-8-7) Più genericamente Australas Psychiatry suggerisce di utilizzare i personaggi di Star Wars (ben noti agli studenti e agli specialisti e destinati ad incrementare ulteriormente la propria popolarità grazie alla nuova trilogia in arrivo) come modelli psicopatologici. ADHD, cleptomania, ansia, pedofilia... a quanto pare la galassia lontana lontana ha in comune con la nostra almeno il DSM.
La stessa idea è venuta anche ad Academic Psychiatry che aggiunge al già nutrito elenco dei disturbi psichiatrici tipici del lato oscuro il disturbo post traumatico da stress, la violenza nei confronti del partner e, ovviamente, il complesso di Edipo.
Per par condicio esiste anche un articolo gemello sul lato chiaro che è tutt'altro che immune da psicopatologia annoverando tra le sue file il disturbo ossessivo compulsivo, i disturbi psichiatrici perinatali, la schizofrenia, la pseudo-demenza, le lesioni del lobo frontale [questa sono proprio curiosa di sapere a chi l'hanno attribuita], il gioco d'azzardo patologico e l'ipocondria.

6) La psicoanalisi va a nozze con la storia della lotta padre-figlio con duplice voltafaccia di Episodio VI - Il ritorno dello Jedi. Imperdibile, in particolare, la descrizione di un duello condotto con "spade laser dall'aspetto fallico simili ad un calippo alla frutta gigante". 

5) Ma Star Wars non serve solo da modello per i pazienti psichiatrici, a quanto pare può tornare utile anche come esempio di comportamento del terapeuta nella psicoterapia di liason.

4) Finora sembra che la saga interessi principalmente gli psichiatri, ma ecco giungere la vendetta dei gastroenterologi che si lanciano in ardite metafore tra Jedi ed endoscopisti e spade laser e pinze bioptiche. Che il gastroscopio sia con voi.

3) questo potrebbe considerarsi uno spin off. Tra i mille temi trattati in Star Wars c'è quello della clonazione umana (tema a quanto pare condiviso da almeno altri 33 film negli ultimi quarant'anni). Fino a che punto l'opinione pubblica sulla clonazione è influenzata da simili film? Se siete curiosi il full text è gratuito.

E poi ci sono i geni, quelli che per rendere interessante un articolo lo scrivono come se fosse Star Wars.
Abbiamo due articoli in questa categoria


e il vincitore indiscusso, che vi traduco per intero, perchè dopo l'ematologia non potrà più essere la stessa. Altro che "Esplorando il Corpo Umano".

Quando i vasi sanguigni si lacerano, le forze della circolazione sanguigna aumentano e si modificano. Il lato oscuro di queste forze causa l'emorragia e la morte, ma il fattore di Von Wiellebrand, con l'aiuto del nostro sistema circolatorio e delle piastrine, imbriglia le stesse forze nel coagulo. La Forza e la funzione del fVW sono così interconnesse che, come i membri dell'ordine Jedi nel film Star Wars che imparano ad utilizzare "la Forza" per fare del bene, il fVW può essere considerato il cavaliere Jedi del flusso sanguigno.


E' in momenti come questi che quasi (quasi) rimpiango di aver già dato l'esame di EBM.