lunedì 14 febbraio 2005

DEI A SCUOLA

COMPITO IN CLASSE? 
NON SAPETE A CHE SANTO (O DIO) VOTARVI? 
ECCO ALCUNI CONSIGLI 
Quante volte, prima dei compiti in classe o delle interrogazioni avete sentito i vostri compagni esclamare: “Sant’Anna, proteggimi tu!” o anche: “Santa Scolastica aiutami!” per non parlare di: “Sacro cuore di Gesù, fa che prenda 8+” che fino all’anno scorso faceva “bella” mostra di sé sui muri di un’aula dell’ala nuova. Ma insomma, siamo o non siamo un liceo classico? Non passiamo forse ore e ore delle nostre mattine e dei nostri preziosi pomeriggi a studiare la cultura antica? E allora approfittiamone! I greci si sono sbizzarriti nell’inventare divinità che paiono fatte apposta per noi studenti; ecco una guida alle divinità correlata di consigli per l’uso. 

ATENA: dea della sapienza e della ragione, protettrice di tutti gli studenti. Adatta da pregare particolarmente per i compiti in classe (o interrogazioni) di matematica/fisica 

APOLLO (vedi anche PIZIA): dio del sole e della poesia, l’ideale per temi o interrogazioni di autori, ma attenzione, egli è infatti molto vendicativo e per un nonnulla potrebbe colpirvi con le sue micidiali frecce che provocano infarto. Un altro consiglio: non vantatevi mai di essere bravi come Apollo, il satiro Marsia, che ci ha provato, è stato scuoiato vivo. 

GEA: madre terra, è indicata per i compiti di biologia/chimica 

MNEMOSYNE: memoria, madre di tutte le muse, l’ideale per qualsiasi tipo di interrogazione o compito, in particolare per i test di verbi greci o, ancora meglio, per i compiti di vocaboli di Lana. 

ERMES: messaggero degli dei e protettore dei mercanti e dei ladri. Pregatelo in occasione di versioni (perverse) di latino e soprattutto di greco. Vi proteggerà nel caso in cui vogliate usare un qualsiasi metodo per copiare, dai bigliettini al cellulare GPRS con collegamento WAP al WEB.

ZEUS: padre degli dei, dio della giustizia e famoso per i suoi adulteri (ma di questo parleremo un’altra volta). Affidatevi a lui nel caso in cui il vostro prof vi abbia preso in antipatia. 

EOLO: dio dei venti, potete pregarlo di scatenare, la notte prima del compito, una terribile tormente di neve (anche e soprattutto in maggio) che renda oggettivamente impossibile,da parte vostra, raggiungere la scuola. 

ARES: dio della guerra, solitamente è meglio lasciarlo stare, ma in casi disperati si può pregarlo di scatenare almeno una sanguinosa rissa in sala professori, che renda “temporaneamente” assente il vostro insegnante-carnefice. 

PIZIA: sacerdotessa di Apollo, opera a Delfi, dove ha un apposito santuario. E’ in grado di predire il futuro. Si consiglia pertanto una visita prima dei compiti onde programmare, in caso di esito sfavorevole, un’assenza strategica. 

CRONO: il tempo, potete pregarlo di accorciare l’ora di lezione affinché il prof. non abbia tempo per interrogarvi, ma non aspettatevi un gran che; Crono, infatti, è rinomato per la sua crudeltà. Pensate che era solito mangiare vivi i figli appena nati per paura che uno di loro lo potesse un giorno spodestare (cosa che poi avvenne ugualmente, ma questa è un’altra storia) 

ADE: dio dell’oltretomba, possiede un elmo che rende invisibile chiunque lo indossi. In cambio di un piccolo sacrificio umano (vedi sotto) potrete ottenere tale elmo che vi farà scomparire misteriosamente al momento dell’interrogazione. 

TECNICHE PER ACCATTIVARSI GLI DEI 
Con gli dei greci c’è poco da stare tranquilli, sono tutti molto suscettibili e sono capaci di fulminarti se non li preghi nel modo esatto. 
Onde evitare che la già scarna comunità studentesca dazeglina venga ridotta ulteriormente a causa delle saette di Zeus, ecco un breve manuale per l’adorazione. 
1) SACRIFICI 
a) UMANI: gli dei greci (anche se non tutti) apprezzano i sacrifici umani, come dimostra la vicenda di Agamennone e Ifigenia. Piccolo problema: chi sacrifica deve essere profondamente legato affettivamente alla vittima (non sperate quindi di cavarvela sacrificando un vostro prof!).

b) ALMINETARI: si dice che quando Zeus dovette decidere quale parte del cibo degli uomini andasse sacrificato agli dei, scelse, fra i due sacchi chiusi che gli erano stati mostrati, il più grosso che, per sua sfortuna, conteneva solo ossa e grasso. Quando mangiate le costine d’agnello, quindi, invece di lasciare gli ossi al cane, teneteli da parte e bruciateli su un altare improvvisato (va bene anche la scrivania e per alimentare il fuoco gli appunti sulla fonetica d’inglese sono perfetti). 

Nel caso in cui riteneste il primo metodo poco attuabile, eccone un secondo 
2) LIBAGIONI: i greci utilizzavano moltissimi metodi diversi per libare agli dei. Il più usato consisteva nel sollevare una coppa piena di liquido, versarne una parte a terra e bere d’un fiato il rimanente. Il liquido utilizzato era solitamente vino o latte, ma funziona anche con una bevanda qualsiasi, dalla Coca-Cola al whisky (Socrate usò addirittura la cicuta, ma non è consigliabile). L’unico problema è che, perché la libagione possa considerarsi riuscita, la bevanda versata deve essere assorbita dalla terra, cosa che solitamente su un pavimento di piastrelle non avviene. A meno che, quindi, non abbiate un fascinosissimo pavimento di terra battuta in salotto, vi conviene adottare questo espediente: spargere un po’ di terriccio a terra e versarci poi sopra il liquido. 

Detto questo, buona fortuna e… che Zeus vi protegga!

SONETTO PER UN COMPLEANNO

Compor avrem voluto in dolci note
Melodiosa per celebrar canzone
L’avvenimento e le celesti gote
Tue per veder rigate in commozione

Come addicesi a cotesto giorno
In cui d’età maggior giunge il traguardo
Per cui diciotto volte il mondo intorno
All’astro etterno rigirossi tardo

Ritrattasi però per antri oscuri
Ignar di me fu l’Eliconea musa
E ‘l nettare d’ispirazion sublime

Negato fummi e fu la porta chiusa
Ma con sparse cotai e umili rime
Di cor vi scrivo e non d’ingegno auguri