domenica 22 maggio 2005

CARPE DIEM

Non indagare tu qual sia il fato
(non posse!) che a noi dieder gli dei
neppure, Leuconoe, i maghi caldei
meglio che esso tal è sia accettato
sian molti da Giove o questo solo
datici inverni in cui il vasto mare
vedremo fiaccarsi tra scogli in volo
Bevi e per breve il lungo sperare
tronca, parlando già fugge in premura
l’attimo cogli del dopo insicura.

martedì 17 maggio 2005

PASCAL


Pascal sedicenne già matematico
pur se il geometrico spirto non sprezza
trova Cartesio troppo prammatico
vi contrappone l’esprit di finezza

l’uomo è principio non sol razionale
poiché per lui è altrettanto essenziale
udir les raisons dettate dal coeur
e solo così ei scopre il timor

d’essere sempre sull’orlo di abissi
sinistri che s’aprono neri di lutto
che fan gli uomini essere scissi
in cose a metà tra il nulla ed il tutto

risposta a codesta lacerazione
sol troverai nella religione
che l’uomo coscienza avrebbe giammai
d’inferiorità e tutti i suoi guai

vani sarebbon se pure contrito
aspirar non posse all’Infinito.
Se in Dio creder non sai se vuoi
convienti scommettere mentre che puoi

pensa che esiste che niente ti costa,
di testa o croce giocatore arguto,
giacchè se esiste raddoppi la posta,
se poi non esiste nulla hai perduto

lunedì 16 maggio 2005

SPINOZA


Mentre Baruch se ne andava
bello bello per la strada
se ne salta fuori un tale
che lo vuole assassinare
e da quel mortal coltello
sol lo salva il suo mantello
ma giratosi Spinoza
chiese ad esso questa cosa:
“A niuno male fo
di tesori non ne ho
perché uccidermi? Non so”
gli rispose l’attentore:
“del mortale mio furore
certo colpa non ho io
ma soltanto quel tuo Dio”